Hamsa Lila: Gathering One.

Nella tasca; www.inthepocketproduction.com.

Ricca di percussioni polietniche e complessi groove ritmici, questa musica trance globale attira gli ascoltatori nella creazione di nuovi rituali multiculturali, per lo più basati sulla danza. Nell'Hamsa Lila della California settentrionale, il nome si traduce approssimativamente dal sanscrito come "il gioco cosmico del respiro divino", otto musicisti si uniscono a una varietà di strumenti tradizionali e moderni, da guimbri (il liuto del popolo Jajouka), kora ( Arpa dell'Africa occidentale) e gangan(Tamburo parlante nigeriano) a chitarra, flauto, sassofono, organo e batteria. In 11 brani, Hamsa Lila trae ispirazione dalle cosmologie dei popoli Gnawan e Yoruban dell'Africa, mantra buddisti, proverbi africani e persino TS Eliot e Frank Lloyd Wright (la cui citazione "I believe in God, only I spell it Nature" è citato nelle note di copertina). Cantando in una varietà di lingue, incluso l'inglese nell'affermazione un mondo politicamente carica "Full Moon Flow", i cantanti Sarita Pockell, Nikila Badua, MJ Greenmountain, Vir McCoy, Brett Jacobson e Andrea Vecchione intrecciano accattivanti canti a più strati attraverso un arioso e a volte irto mix acustico-elettrico che pulsa all'estremità inferiore come una rock band. Per un gruppo creato almeno in parte per commuovere e ipnotizzare il pubblico ai concerti di jam band,Hamsa Lila incarna magnificamente le sue influenze africane, indiane e caraibiche in una registrazione che soddisfa la testa tanto quanto muove il corpo.

Derk Richardson è un collaboratore di lunga data di YJ che scrive anche di cultura popolare per

SFGate (www.sfgate.com), rivista di chitarra acustica e altre pubblicazioni.

Raccomandato

Posa della plancia delfino
La migliore polvere di superalimento di Spirulina
Sanscrito 101: le 10 migliori parole sanscrite da conoscere per gli yogi